Il Cammino dei Diritti

Liceo Statale Archimede – A.S 2020/2021

Seminario di educazione civica sul tema: “10 DICEMBRE, GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI”
Acireale, 10-14 dicembre 2020
Resoconto e riflessione sulla manifestazione a cura di Gabriele Privitera (VBS)

Dal 10 al 14 dicembre 2020 si è tenuto il seminario sul tema dei diritti umani, organizzato congiuntamente dal Dipartimento di Filosofia, Storia, Economia e Diritto, coordinato dalla prof.ssa Marinella V. Sciuto e da quello di Lingue e letterature europee, coordinato dalla prof.ssa Vincenza Leonardi.

Come ricordato in apertura dal dirigente scolastico, prof. Riccardo Biasco, nonostante le difficoltà derivanti dalla sospensione delle attività in presenza, la scuola ha ritenuto imprescindibile la riflessione sul tema della DUDU e la sensibilizzazione degli studenti, manifestata anche attraverso la partecipazione attiva degli allievi delle quinte classi. Gli incontri si sono svolti sulla piattaforma “Meet” di Google, moderati dalla professoressa Marinella Sciuto.

La riflessione sui diritti umani, come ricordato dal presidente Mattarella in occasione della celebrazione della giornata del 10 dicembre, è quanto mai urgente oggi, in questo momento di crisi pandemica (o dovremmo dire “sindemica”, anticipando l’intervento della professoressa Teresa Vespucci?), in cui le pulsioni egoistiche sembrano rimettere in discussione il fondamento stesso dei nostri valori.

Tale riflessione, come si ricorda nel corso del seminario, affonda le radici nel passato e si protende verso il futuro: l’intelletto umano ha sempre percepito la necessità di mitigare gli istinti propri del singolo, in modo tale da garantirne la sopravvivenza all’interno della comunità in cui vive. Tale equilibrio tra desideri e necessità è alla base del cosiddetto “contratto sociale”, proprio delle teorie giusnaturaliste, le quali basano il concetto stesso di civiltà sul rispetto di un determinato insieme di norme, il cui scopo è la tutela dei diritti inviolabili degli stessi individui. Basandosi su tale definizione, è lecito domandarsi: il mondo in cui viviamo oggi può propriamente definirsi “civile”?

È questo il quesito con il quale si sono aperte le quattro giornate del seminario, durante le quali gli alunni e i docenti del Liceo Scientifico Archimede di Acireale sono stati chiamati a esporre le loro riflessioni in merito alla tutela dei diritti umani, frutto di un lavoro di ricerca svolto sotto la supervisione dei rispettivi docenti di filosofia, storia, diritto e lingue.

Il mondo in cui viviamo può dirsi “civile”? La risposta a tale domanda potrebbe sembrare ovvia e banale, poiché esistono ormai da decenni numerose carte, riconosciute a livello internazionale, il cui scopo è proprio la tutela di tali diritti. In tale contesto si inseriscono gli interventi della professoressa Donatella Di Pasquale e della professoressa Paola Lizzio, volti a illustrare le principali caratteristiche della Dichiarazione Universale Dei Diritti Umani, approvata e proclamata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

La storia del genere umano sembrerebbe sempre caratterizzata dal “bellum omnium contra omnes”, e tutte le epoche storiche sono ricche di sofferenze e tragedie nella stessa misura in cui si rivelano povere di giustizia e cooperazione tra gli individui. Studiando i drammi del passato e quelli del presente, tenendo in considerazione non solo gli eventi universalmente noti, che sono avvenuti e avvengono sul palcoscenico del mondo, ma anche quelli più intimi e privati, propri di ogni singola esistenza, ci si chiede se sia veramente necessario tutto quel dolore, tutti quegli affanni. Alla luce di queste considerazioni, la Dichiarazione Universale potrebbe sembrare un pezzo di carta privo di significato, poiché l’umanità è ancora tormentata dal flagello della guerra, che con tutti i suoi orrori porta alla distruzione di migliaia di vite terribilmente distanti dalle nostre, e dalle persecuzioni di carattere religioso, sessuale e politico di cui milioni di persone sono vittime in tutto il mondo.

D’altro canto, come ricorda la professoressa Lizzio nel corso del suo intervento, la dimensione “umana”, emotiva, empatica, con cui reagiamo all’ingiustizia non ci permette di arrenderci a tale evidenza ed è proprio dal tema dei diritti negati che nascono (ne citiamo alcuni a titolo esemplificativo, l’elenco completo è riportato alla fine) gli interventi degli alunni della VEL, autori del video “L’infacia Robada” e lo spot “Free to be Myself” realizzato dalla classe VF. Sono state successivamente esposte alcune riflessioni relative al ruolo della letteratura nella difesa dei diritti umani, con le presentazioni “Oliver Twist Today” di Gabriele Privitera, “J’accuse” degli alunni di VDL, “I Diritti dell’Infanzia” di Romeo Davide e Gabriele Partini e “Revenge Porn” dei ragazzi di VAs.

Per comprendere la causa delle atrocità precedentemente citate, occorre rinunciare a ogni forma di pregiudizio e prestare attenzione alla “verità effettuale” delle cose, accettando qualsiasi sorta di logica conclusione ci venga dettata dalla ragione, indipendentemente da come pensavamo fosse la realtà, o da come vorremmo che fosse.

Su questa scia, e a chiusura del cerchio aperto con l’intervento iniziale della professoressa Sciuto, si colloca l’intervento – già anticipato – della professoressa Vespucci che evidenzia come la pandemia di SARS-CoV 2 abbia avuto un impatto sproporzionato su gruppi vulnerabili quali i lavoratori in prima linea, le persone con disabilità, gli anziani, le donne. Il virus ha incrementato il divario tra le classi sociali, creando fragilità enormi nella nostra società. Vi è dunque la necessità di una riforma delle politiche sanitarie che tenga in considerazione anche i fattori sociali, culturali, ambientali ed economici che possono favorire l’aumento dei contagi. Affinché sia possibile porre fine alla pandemia, è necessario abbandonare l’individualismo egoico della post-modernità e passare all’azione solidale, tramite la quale contrastare le disuguaglianze sociali e lasciare in eredità alle generazioni future la nostra stessa umanità.

Tale processo presuppone un intenso lavoro di riflessione individuale, che spinga l’individuo a ricercare il senso della propria esistenza e a trovarlo non in sé, ma in qualcosa al di fuori di sé che lo induca ad essere consapevole della sofferenza universale, riconoscendo come lo stato di guerra derivante dalla dittatura dei prepotenti sui più deboli contribuisca ulteriormente alla propria infelicità e a quella collettiva e, quindi, sviluppando un sentimento di compassione verso il prossimo che lo spinga ad aiutarlo affinché quest’ultimo possa giungere a una piena manifestazione della propria individualità. Giunti a questo punto, la riflessione non può che trasformarsi in azione, come ci dimostrano i volontari dell’associazione internazionale Amnesty International, Andrea Miraglia, Immanuel Raciti e Alessia Ballato,  i quali ci hanno trasmesso la passione,  gli ideali e i sentimenti che li spingono a difendere i diritti umani e a diffondere la cultura della responsabilità attraverso l’organizzazione di cui fanno parte, sottolineando infine il ruolo chiave svolto dalle campagne di firme nella lotta per la difesa delle libertà individuali e collettive.

Il messaggio di fondo della riflessione fin qui portata avanti è sicuramente tragico, poiché essa mette in dubbio ogni istante della nostra esistenza; tuttavia essa costituisce anche un inno al rispetto e all’amore fraterno, e il solo meditare sul suo significato ci rende più consapevoli riguardo la necessità di riconoscere il prossimo come nostro simile. A tale proposito, nella “Ginestra”, Leopardi scrive:

L’umana compagnia,

tutti fra sé confederati estima

gli uomini, e tutti abbraccia

con vero amor, porgendo

valida e pronta ed aspettando aita

negli alterni perigli e nelle angosce

della guerra comune.

Di seguito si citano tutte le presentazioni di alunni e docenti visionate nel corso degli incontri.

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – professoressa Donatella Di Pasquale

 I diritti e la realtà la sindemia di COVID 19 – professoressa Teresa Vespucci

Sui fondamenti della DUDU – professoressa Paola Lizzio

I diritti dell’infanzia – Classe V A

 Antisemitismo di ieri e di oggi – Classe V A

Conoscere il passato per agire nel presente e garantire un futuro – VB

I Diritti Negati – Classe VC

Fame di Futuro: Agenda 2030- V D

Free to be myself – Classe VF          

Il diritto all’istruzione- Classe V AL

J’accuse – Classe VDL

La Infancia robada – Classe VEL

Revenge Porn – Classe VA S

Oliver Twist Today – Classe V BS

Equality – Classe VALS

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