Alla scoperta di Giorgio Perlasca, GIUSTO TRA LE NAZIONI.

Alessandro Albertin, interprete dello spettacolo “Perlasca. Il coraggio di dire no.”

“I Giusti sono coloro che non si rivelano ma coloro che sono rivelati”. Questa espressione è stata pronunciata dall’attore padovano Alessandro Albertin il quale, durante la rappresentazione teatrale avvenuta al teatro “Turi Ferro” di Acireale nei giorni 20-21 marzo 2023, ha interpretato la figura di Giorgio Perlasca, nello spettacolo intitolato “ Perlasca. Il coraggio di dire no”, giunto alla sua 256 replica, rappresentato per la prima volta in Sicilia. Lo stesso Albertin, attore protagonista e autore del monologo, ha rivelato, alla fine dello spettacolo, soffermandosi a parlare con gli spettatori, l’origine della scrittura del testo, provocato da una memoria di famiglia privata, giacché la tomba del padre è collocata a pochi metri di quella di Giorgio Perlasca nel piccolo cimitero di Maserà, in provincia di Padova.
La straordinaria bravura attoriale di Albertin, capace di interpretare nell’arco dello spettacolo, durato quasi due ore, non solo il protagonista, Giorgio Perlasca, ma anche altri 15 personaggi tra antagonista, aiutanti e personaggi secondari, ha completamente incantato gli spettatori delle classi terze e quarte del nostro Liceo, facendoli immergere nella Budapest del 1944. Richiamo brevemente i fatti: Perlasca, un commerciante di carni padovano, presente in Ungheria per affari, dopo aver parteggiato per il partito fascista, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si rifiuta di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e prova a fuggire per cercare riparo nell’ambasciata spagnola. Mediante un documento, firmato dal generale Francisco Franco, che attestava la sua partecipazione alla guerra civile spagnola, riesce ad ottenere il passaporto. Proprio quando sta per tornare in Italia nota una moltitudine di ebrei ungheresi che aspettano di ricevere la loro lettera di protezione e commosso da questa umanità sofferente, sbandata, impaurita, decide di rimanere in Ungheria per aiutarli, fingendosi console spagnolo. Da questo momento sarà “ Jorge” Perlasca.

Foto scattata dal palco del “Turi Ferro”.

Da questo punto dello spettacolo, Alessandro Albertin paragona la vita di Perlasca ad una partita di calcio, in cui bisogna avere coraggio di giocare ogni secondo, dove ogni gol è importante e anche quando sembra che la partita sia vinta non bisogna mai abbassare la guardia poiché da una vittoria quasi certa si potrebbe passare ad una rimonta o addirittura ad un pareggio. Così, infatti, si evolverà la “partita” che giocherà Perlasca arrivando alla sua vittoria e quindi alla liberazione di 5200 ebrei ungheresi, finiti nella lista del famigerato Adolf Eichmann, pronti per essere deportati ad Auschwitz.
Perlasca, tornato in Italia, conduce la sua vita quotidiana nell’ombra senza mai rivelare tutto quello che aveva compiuto, fino a quando un giorno, nel 1988, una coppia di ebrei ungheresi da lui salvati, lo rintraccia andandolo a trovare nella sua abitazione padovana, ringraziandolo e mostrandogli la loro lettera di protezione firmata da “Jorge”! Da quel momento in poi, viene riconosciuto dalla commissione di Yad Vashem di Gerusalemme, un uomo “Giusto” fra le nazioni. Questo termine era stato utilizzato, dopo la Seconda guerra mondiale, per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah.
La standing ovation di 400 studenti presenti è stata il segno visibile di un coinvolgimento autentico, quasi catartico. La lezione di Perlasca ha lasciato dunque il segno tra gli studenti ricordando loro che il Bene non ha bisogno di eroi ma di uomini e donne che non rimangono indifferenti rispetto al dolore altrui e scelgono da che parte stare.
Nel mese dei Giusti, aperto dalla Giornata europea dei Giusti del 6 marzo, il Liceo ha voluto onorare la memoria di questi uomini e donne che incarnano la “Memoria del bene”, inaugurando un giardino didattico, chiamato “ Semi di Memoria” che, tra gli altri, presenta il carrubo piantumato il 27 gennaio del 2019 da Franco Perlasca, figlio di Giorgio, in visita presso la nostra scuola. L’emozione dello spettacolo è dunque proseguita il 23 marzo con la visita di Alessandro Albertin e l’inaugurazione della targa che reca le parole, semplici ma altamente impegnative, di Giorgio Perlasca: “ Vorrei che i giovani si interessassero a questa mia storia unicamente per pensare oltre a quello che è successo, a quello che potrebbe succedere e sapere opporsi, eventualmente, a violenze del genere”.

Claudia Consoli, corsista del progetto PTOF “Il valore della memoria. Diritti Negati, Diritti riconquistati, Diritti da difendere”, anno scolastico 2022/2023



Targa dedicata a Giorgio Perlasca considerato GIUSTO TRA LE NAZIONI. Foto scattata da Marinella Sciuto, nel giardino del nostro istituto ” Liceo Archimede” di Acireale.

Video registrato da un’alunna del nostro istituto durante la cerimonia di inaugurazione della targa dedicata a Giorgio Perlasca.

6 commenti

  1. L’ho visto anche io! Molto ben strutturato e realizzato, tratta temi di attualità in un modo che permette di empatizzare con la società del tempo.

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  2. Monologo veramente interessante e ben articolato. Nell’ ottimo monologo spiccano le doti del protagonista nonché unico attore. Nel complesso un’esperienza unica

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    • Ottimo articolo che racconta perfettamente l’esperienza spettacolare avuta al teatro dalle classi. Ottima la performance dell’attore.

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